La Psicologia influenza le Arti, come è avvenuto in tutto il Novecento, nel Cinema, nel Teatro, nella Pittura e nella Letteratura. Ne sono prova tutti gli Artisti che in occasione dell’ottantesimo compleanno di Freud, ne hanno tessuto le lodi tramite una lettera di auguri e riconoscenza.

Psicologia e Arte si intrecciano nel Surrealismo, genere artistico nato negli anni Venti come espressione dei lati dell’uomo non soggetti allo stretto rigore della logica positivista: sogni, follia, allucinazioni..

L’ Arte può diventare strumento di cura. 

Nell’Arteterapia si utilizza un mezzo artistico (mediatore) che veicola la trasformazione emotiva del partecipante. Si può trattare di Arti figurative (disegno, scultura, collage o altre tecniche di manifattura), di Arti sceniche (canto, danza, teatro) o di Scrittura (prosa e poesia).

Sul versante delle arti figurative, Edith Kramer e Margaret Naumburg introdussero metodi curativi di espressione del sé tramite il disegno. Queste metodologie consentono a pazienti più o meno disturbati di avviare processi curativi o lenitivi del disagio.

Anche sul piano delle arti performative, Psicologia e Arte si intrecciano.  

Esistono tecniche di Psicodramma, Monodramma o Teatroterapia che aiutano il paziente a scoprire nuovi lati di sé e nuovi schemi di comportamento, attraverso la sperimentazione di ruoli e personaggi diversi.

D’altro canto, sul versante artistico la Psicologia fornisce strumenti alla recitazione. Ad esempio, L’Actors Studio di New York, la scuola di formazione per attori più famosa al mondo, si avvale di tecniche psicologiche per aiutare l’attore a entrare profondamente nei panni del personaggio.

Dunque, le connessioni tra Psicologia e Arte sono fitte, ricche di stimoli e in questa sezione verranno inseriti progressivamente articoli e spunti di riflessione in materia.  

Ad esempio, l’articolo Metodi per regolare le emozioni passa in rassegna diverse metodologie per alleviare forme di disagio e di stress.