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Metodi per regolare le emozioni

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  • Categoria dell'articolo:PSICOLOGIA E ARTE

Come si possono regolare e gestire le emozioni? 

Esistono diverse tecniche che prevedono modalità statiche di distacco emotivo, come la meditazione, il Training autogeno, alcune posizioni dello yoga .

Ma c’è anche un’altra strada, legata alla creatività.

Da secoli l’essere umano trova nell’arte e nella manualità uno spazio di libertà e di espressione.

Esistono testimonianze di arte rupestre già dal paleolitico e poemi, musiche e rappresentazioni tramandati in tutti i popoli della terra, sia attraverso la tradizione scritta che orale.

L’uomo che si dedica all’arte entra in una dimensione molto particolare, che unisce la presenza nel qui e ora e il contatto con gli aspetti più ancestrali della mente, ovvero gli archetipi di cui parla Carl G. Jung .

Egli distingue in Simboli della trasformazione due modi di pensare:

  • il pensiero indirizzato che si basa su logica, ragionamenti, convinzioni razionali. Esso spinge ad azioni finalizzate ed è utile per adattarsi al mondo esterno. Ma un suo eccesso può portare a perfezionismo, senso di inadeguatezza, ansia, stress, mancanza di senso.
  • il pensiero che fantastica che si basa su fantasie, immaginazione, gioco, sogni e invenzioni. Esso spinge ad azioni creative ed è essenziale per integrare e trasformare elementi del mondo interiore. Sebbene a un osservatore esterno le attività che si basano su questo pensiero possano apparire di scarsa utilità, in realtà apportano serenità, spontaneità, creatività, pace e piacere.

Ognuno di noi ha un canale preferenziale per entrare nello stato di coscienza modificata. Essa permette alla mente di riposare e alle energie di rigenerarsi. Ciò avviene attraverso due aspetti: creatività e percezione.

La creatività ha una importanza straordinaria per l’essere umano, in moltissimi ambiti. Ecco cosa ne pensano tre illustri pensatori:

“Molte persone muoiono prima di essere veramente nate. Creatività significa nascere prima di morire.”(Erich Fromm)

“Creare è vivere due volte” (Albert Camus)

“La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti.” (Sigmund Freud)

Affinare la percezione è invece una priorità in tutta la saggezza orientale. Per essere pienamente centrati nel momento presente (mindfulness) è necessario che aumenti la consapevolezza del qui e ora, tanto cara anche alla psicoterapia della Gestalt.

In questo articolo vedremo le principali Arti espressive. Ciascuno può individuare quella più utile per sé e chi lavora nelle relazioni d’aiuto farà il punto della situazione sul ventaglio di possibilità a sua disposizione, ovvero:

  • Disegno e arti figurative
  • Teatro e recitazione
  • Musica e canto
  • Danza
  • Craftfulness
Tutte le arti espressive danno la possibilità di entrare in un flusso di presenza (flow) o stato di coscienza modificata, in cui la mente e il corpo rigenerano le proprie energie. Per questo sono un ottimo rimedio contro lo Stress.
 
 

DISEGNO E ARTI FIGURATIVE

Disegnare e rappresentare mettono in collegamento diverse funzioni cerebrali: visiva, motoria, emozionale, creativa. Inoltre, connettono la persona con i propri aspetti simbolici ed emotivi, dando sfogo al bisogno di giocare. 

Secondo Einstein, “la creatività è l’intelligenza che si diverte” e  “la creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.

Chi si immerge nella libertà creativa entra in quello stato di coscienza che viene definito flow, ovvero flusso, in cui le operazioni e le emozioni scorrono con facilità, come se fossero guidate da una forza latente che prende la mano.

Jung diceva che “Il potere creativo è più forte di chi lo possiede.”

Ogni tecnica ha caratteristiche e benefici particolari:

  • il collage è avvicinabile anche da chi teme di avere scarse capacità nel disegnare;
  • le matite si prestano a lavori con le sfumature;
  • gli acquerelli mettono in contatto con la perdita del controllo e dei confini netti;
  • l’argilla richiede un maggior coinvolgimento fisico e può portare a un rilassamento più intenso.

Un esempio particolare di rappresentazione sono i mandala, ovvero figure geometriche che richiamano l’archetipo dell’ordine universale, contrapposto al caos. 

Come le stagioni si alternano in un ciclo infinito, così queste figure circolari richiamano l’idea di scorrevolezza e integrazione. 

Disegnare o colorare le immagini, consente di entrare in contatto con una sensazione di equilibrio, armonia e pace. Ciò permette di regolare e gestire le emozioni. 

“Strano come il potere creativo metta immediatamente in ordine l’intero universo” (Virginia Woolf)

 

MUSICA E CANTO

In tutti i popoli la musica ha sempre avuto grandissima rilevanza sociale, accompagnando i momenti più importanti dell’esistenza: riti di passaggio e propiziatori, celebrazioni, situazioni quotidiane (ad esempio, viene utilizzata per dare il ritmo ai vogatori o ai lavoratori nei campi di cotone).

Moltissimi studi attestano come la musica sia in grado di influenzare i cicli del sonno, indurre stati di rilassamento o al contrario infondere energia e produrre eccitamento.

Pensiamo nel primo caso alle musiche soffuse nei centri medici o termali e nel secondo alle marce militari che danno il passo.

Certi tipi di musica facilitano la produzione di ormoni che apportano rilassatezza e piacere o maggiore lucidità mentale e concentrazione. 

Diversi studi hanno dimostrato come musiche gioiose e vivaci aumentino il battito cardiaco, mentre quelle lente e rilassanti lo facciano diminuire (in particolare le composizioni di Mozart e Strauss). 

Al contrario, l’attività gastrica migliora con musiche suadenti e peggiora con quelle incalzanti.

La musica è anche una via per l’introspezione, come insegna il Nada Yoga, disciplina orientale che utilizza la voce e i suoni strumentali per meditare ed entrare in contatto armonico con se stessi.

Nel caso in cui ci si dedichi a suonare uno strumento, i benefici sono ancora più elevati perché vengono attivate contemporaneamente la corteccia cerebrale visiva, uditiva e motoria, oltre agli aspetti emotivi.

La musica sviluppa anche la capacità di entrare in comunicazione e in empatia, attraverso un linguaggio che raggiunge culture ed epoche storiche differenti.

Un ambito ancora più particolare è quello del canto. Esso ha da sempre una funzione comunicativa ed espressiva speciale, in quanto soggetto e strumento sono integrati. 

Cantare porta benefici sia a livello di espressione di emozioni (catarsi emozionale) che a livello corporeo. Una corretta respirazione migliora l’ossigenazione del corpo, migliora la circolazione e aumenta il rilascio di endorfine. 

Per far addormentare i bambini, le cantilene sono presenti da sempre in tutte le culture e sono un modo per gestire anche le emozioni altrui.

 

 

TEATRO E RECITAZIONE

Il training teatrale è pieno di esercizi che mirano alla consapevolezza di sé e dei propri mezzi espressivi: la voce, il gesto, il corpo, l’intenzione. 

Permette di uscire dai propri schemi comportamentali per vedere le situazioni da altri punti di vista o attraverso diversi stati d’animo,. 

Può essere la strada per sfogare e quindi gestire le emozioni in un contesto protetto (catarsi) e anche una via per sperimentarsi in modalità nuove.

Ritrovare la giocosità trascina in un’altra dimensione rispetto alla pesantezza di alcune routine quotidiane e consente di cogliere il lato comico delle situazioni o al contrario quello profondamente drammatico.

 

 

DANZA

La danza unisce i benefici fisici dell’attività motoria a quelli creativi delle arti. 

Attraverso il movimento le passioni trovano espressione e il corpo secerne dopamina e serotonina, che alleggeriscono lo stress e infondono benessere. 

La danza è una via per gestire le emozioni molto adatta alle persone cinestetiche, ovvero particolarmente sensibili alla percezione dei movimenti. 

La danza espressiva è un metodo per la conoscenza di sé e non un’esibizione estetica. Lo scopo principale è l’ascolto del proprio corpo in movimento, lasciandolo andare sempre più in sintonia con ciò che emotività e creatività suggeriscono. 

Il ballo ha anche un ruolo sociale perché crea forme di divertimento condiviso. In particolare nella terza età, aiuta a fare attività fisica con piacevolezza ed è particolarmente indicata in patologie come il Parkinson.

 

 

CRAFTULNESS

In questa sezione rientrano tutti i lavori manuali che consentono, attraverso la ripetizione dei gesti, di accedere ad uno stato rilassato della mente, focalizzata sul qui e ora. 

Il termine richiama il concetto di mindfulness, ma se ne discosta per il fatto che il rilassamento mentale avviene attraverso azioni manuali.  

Non conta il risultato estetico o artistico, ma che il processo sia vissuto con piacere. 

Sono molti gli esempi possibili: praticare il giardinaggio, cucinare, cucire, modellare, scrivere flussi di pensieri in libertà, lavorare a maglia, intarsiare, pescare, il bricolage..  

Non conta la presunta nobiltà dell’arte a cui ci dedichiamo. 

“In ogni attività creativa, colui che crea si fonde con la propria materia, che rappresenta il mondo che lo circonda. Sia che il contadino coltivi il grano o il pittore dipinga un quadro, in ogni tipo di lavoro creativo l’artefice e il suo oggetto diventano un’unica cosa: l’uomo si unisce col mondo nel processo di creazione” (Erich Fromm).

 

Conclusioni

Ognuno di noi ha un ambito privilegiato in cui può dedicarsi ad attività piacevoli e apparentemente poco produttive.

La forza di queste è di catturarci, farci immergere in uno stato di coscienza modificata in cui si generano particolari collegamenti neuronali e vengono rilasciate endorfine e ormoni che contrastano lo stress.

Che si tratti di fare meditazione o di dedicarsi ad attività pratiche, lo scopo è quello di rigenerare le energie e creare uno stacco dal flusso di pensieri negativi e gestire le emozioni pesanti. 

Cucinare, ricamare, cantare, scrivere racconti, curare piante o dedicarsi alla fotografia o al giardinaggio: lo scopo è lo stesso, ovvero entrare in contatto con il piacere e la calma interiore. 

“È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è solo nell’ essere creativo che l’individuo scopre il Sé.” (Donald Winnicott)

 

E’ importante che chi si occupa di relazioni di aiuto sappia indirizzare le persone a prendersi cura di sé e degli spazi che rigenerano la mente e il corpo.